Ho trovato questo lungo articolo in Internet.
E’ la posizione della United Methodist Church, la terza più grande unione di chiese degli Stati Uniti. Come tale risente di alcuni problemi, come l’eccessivo americacentrismo, o la mancanza di esempi di leggi più simili alle nostre, ma visto che la peggiore e disgustosa politica italiana (si, Ferrara, sto parlando di te) si rifà a questi modelli, è forse il caso che tali modelli siano espliciti.
Per questo motivo traduco e presento alla discussione. I passi biblici sono presi dalla traduzione cattolica della Bibbia, di modo che la maggioranza delle persone li riconoscesse se cercati. Per chi usasse Nuova Riveduta o TILC, le differenze sono minime.
La Bibbia.
Aborto, infanticidio e abbandono di minore erano permessi sotto la legge romana ai tempi di Gesù(1). Sorprendentemente, l’aborto non è mai menzionato nella Bibbia, nonostante il fatto che sia stato praticato lungo tutta la storia umana.
Comunque, alcuni passi biblici possono essere rilevanti. questi versi e altri sono spesso citati come prova che un feto è realmente un essere umano, e meriti la stessa protezione:
In quei giorni Maria, messasi in viaggio, si recò in fretta verso la regione montagnosa, in una città di Giuda. Entrò nella casa di Zaccaria e salutò Elisabetta. Ed ecco che, appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, le balzò in seno il bambino. Elisabetta fu ricolma di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno. Ma perché mi accade questo, che venga da me la madre del mio Signore? Ecco, infatti, che appena il suono del tuo saluto è giunto alle mie orecchie, il bambino m’è balzato in seno per la gioia. (Luca 1:39-44)
La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Prima che io ti formassi nel grembo, ti ho conosciuto, e prima che tu uscissi dal seno, ti ho santificato; profeta per le genti ti ho costituito» . (Geremia 1:4-5)
Le tue mani mi hanno formato e modellato, integro tutt’intorno; ora vorresti distruggermi? Ricordati, di grazia, che mi hai fatto di argilla, e mi fai ritornare in polvere! Non m’hai colato come latte e fatto coagulare come formaggio? Di pelle e di carne mi hai rivestito, di ossa e di nervi mi hai intessuto. (Giobbe 10:8-11)
Diversi altri versi sono citati come prova che il feto non è un essere vivente. La vita è identificata con il respiro in tutta la Bibbia, e questo passaggio sembra suggerire cheuna persona non è vivente finchè non inspira dopo la nascita:
Allora il Signore Dio modellò l’uomo con la polvere del terreno e soffiò nelle sue narici un alito di vita; così l’uomo divenne un essere vivente. (Genesi 2:7)
Questo passaggio dall’Esodo sembra dire che causare morte ad un feto è un crimine di gravità differente dal causare morte ad una persona:
Se due uomini litigano o urtano una donna incinta così da farla abortire, ma non ci sia danno, ci sarà un risarcimento, come lo imporrà il marito della donna, e si darà attraverso i giudici.Ma se ci sarà danno, le darai vita per vita (Esodo 21:22-23)
Una traduzione letterale dall’ebraico di questo passaggio sarebbe “così da far si che il feto venga fuori”. Si pensa comunemente che si riferisca ad un aborto spontaneo, ma potrebbe essere anche riferito ad una nascita prematura (vedi traduzione Nuova Riveduta, NdT). Perciò questo passaggio è citato sia a favore che contro l’aborto.
La Bibbia da’ indicazioni dirette su moltissimi argomenti, ma non sull’aborto. Nessuno dei passaggi sopra indicati (nè i molti altri spesso citati) erano originariamente intesi come indicazioni sull’aborto, perciò qualunque conclusione estratta da essi è indicativa più di opinioni che di prove bibliche.
Opinioni
Nel 1973, La Corte Suprema degli Stati Uniti, nella sua sentenza Roe vs. Wade, stabilì che una donna ha il diritto all’aborto entro il primo trimestre di gravidanza. Comunque, ai 50 stati è permesso regolare l’aborto durenta il secondo trimestre ed è proibito durante il terzo trimestre(2). Da quel momento, l’aborto è diventato uno degli argomenti più controversi e causa di maggiore divisione nella società.
Gli Anti-abortisti rappresentano un estremo. Credono la vita inizi al concepimento. Ergo, l’aborto è un omicidio ed è proibito dai 10 Comandamenti (Esodo 20:13); sostengono leggi che impediscano qualunque tipo di aborto, o quasi. Comunque, l’idea che la vita inizia al concepimento non ha un chiaro sostegno dalla scienza medica, dalla Bibbia o da tradizioni religiose o giuridiche. I primi cristiani apparentemente non consideravano l’aborto un omicidio fino a ben oltre il concepimento. Nel XIII Secolo, il teologo cattolico Tommaso D’Aquino scrisse che un’anima entra nel corpo a 40 giorni dal concepimento per i maschi e ad 80 per le femmine. Questa posizione rivenne dottrina della chiesa per molti secoli e l’aborto prima dell’inanimazione non era considerato peccato mortale. L’idea che la vita cominci al concepimento apparentemente ha le sue origini in un decreto del 1869 di Papa Pio IX che l’aborto in qualunque momento della gravidanza dovesse essere motivo di scomunica. (3) (4)
La “common law” inglese apparentemente tollerava l’aborto fino al “quickening”, ovvero il primo movimento fetale riconoscibile, intorno al quinto mese. Allo stesso modo, l’aborto non era regolato in buona parte degli Stati Uniti fino alla metà del XIX Secolo. Leggi anti-abortiste passarono intorno al volgere del XX secolo, ma il motivo principale di queste leggi aveva a che fare con le gravi lesioni e le morti risultanti da aborti compiuti da personale non specializzato e da una lotta per il controllo della pratica medica (5)
All’estremo opposto troviamo gli attivisti “Pro-choice”, i quali credono che l’aborto non differisca fondamentalmente dalle altre forme di controllo delle nascite e sostengono fortemente il diritto di una donna di decidere per se stessa in materia di aborto, libera da ogni pastoia giuridica. Sostengono che l’aborto legale non obbliga nessuna ad abortire contro la propria volontà e che leggi contro l’aborto finiscono per imporre una dottrina religiosa a persone di altre fedi.
Comunque, la posizione a farevore dell’aborto ignora il fatto che molte leggi largamente accettate sono il risultato di problemi morali e che c’è una lunga storia di opposizione all’aborto e regolamentazione della sua pratica. (6).
Sondaggi sull’opinione pubblica negli USA mostrano in maniera consistente ceh circa il 25% delle persone sostengono che l’aborto dovrebbe essere legale in ogni circostanza. Il 55% è a favore dell’aborto legale in alcune circostanza, e circa il 17% si dice contrario in ogni circostanza. Circa il 60%, poi, si oppone ad ulteriori restrizioni legali oltre a quelle vigenti. (7)
Problemi
Come la società nel suo insieme, i cristiani sono divisi sulla questione dell’aborto. I sondaggi dimostrano che la maggioranza delle persone hanno riserve nei confronti di entrambe le posizioni estreme: anti-abortisti e “pro-choice”. La maggioranza è preoccupata da alcune questioni:
– Moralità. Molte persone hanno dubbi profondi e seri sulla moralità dell’aborto. Allo stesso tempo, credono che l’aborto possa essere il male minore in alcuni casi. Le situzioni che si pensa possano giustificare l’aborto includono, con diversi stadi di accettazione: pericolo per la vita della madre, malformazioni fetali, casi di stupro, incesto o gravidanza di minori, rischi per la salute fisica o mentale della madre, situazioni familiari instabili, ritardo mentale della madre, ecc.
– Laicità dello Stato. Molte persone con problemi morali all’aborto credono che l’opposizione all’aborto abbia essenzialmente una motivazione religiosa, per cui non sarebbe giustificato l’uso della legge per imporre tale motivazione ad un largo segmento di persone che hanno convizioni differenti.
– Pericolo di aborti illegali. Nel 1973, prima che la sentenza Roe vs. Wade legalizzasse l’aborto in tutti gli USA, le interruzioni di gravidanza erano permesse in alcuni Stati. nel 1972, 586.800 aborti legali furono eseguiti in questi Stati. (8) Si stima che tra 200.000 e 1.200.000 aborti illegali furono eeguiti in quell’anno in tutti gli USA. (9) Molte donne che vivevano in aree dove l’aborto non era permesso, si spostarono in Stati o Paesi dove l’interruzione di gravidanza fosse legale. Coloro che non potevano permettersi tale opzione cervarono qualcuno in grado di procedere illegalmente. Se erano fortunate, potevano trovare un dottore pronto all’operazione, ma molti aborti illegali venivano eseguiti da persone non qualificate, e molte donne dovettero affrontare sfruttamento, abusi sessuali, danni, infezioni e a volte anche la morte per mano di questi operatori clandestini. (10) (11) (12) Nonostante alcune voci contrarie, l’opinione medica generale è che l’aborto legale sia una pratica molto sicura, con rischi minori per la salute fisica e mentale di una donna rispetto al compimento della gravidanza. (13)
– Efficienza delle restrizioni. Molte persone che si oppongono alla disponibilità dell’aborto in alcune o in tutte le circostanza, non sono convinte che le limitazioni imposte dalla legge siano funzionali. La facilità dell’intervento abortivo in molti Stati oltre alla possibilità di aborti clandestini rendono discutibili le limitazioni che la legge impone. Allo stesso tempo, tali limitazioni potrebbero riportarci ai mali degli aborti clandestini che sono stati ormai quasi completamente eliminati.
– Politica. Nessuna delle due parti ha mai fatto un buon lavoro nello spiegare le proprie idee in un modo che potesse attirare la maggioranza nel centro. gli attivisti in entrambi i campi ripetono rabbiosametne i loro slogan, ma raramente si sono interessati di capire o occuparsi dei problemi della parte avversa o dei non schierati. (14)
Alcuni poltici sfruttano la questione dell’aborto per fini politici eccitando la passione e la paura della gente. (15) GLi attivisti sembrano non occuparsi delle donne che affrontano o combattono la questione aborto in prima persona, a meno che non possano essere usate per la loro causa. Alcuni anti-abortisti perseguitano e ingannano le donne che cercano di abortire, bloccando illegalmente le cliniche, perseguitando i dottori e commettendo atti di violenza, incluso l’omicidio. Tali azioni sono chiaramente contrarie agli insegnamenti biblici e non sono accettate dalle principali denominazioni cristiane. Comunque, le azioni di pochi hanno creato la sfortunata impressione che chi si oppone all’aborto sia un pericoloso fanatico religioso (16) (17)
Evitare il moralismo
Le forti emozioni che circondano il problema dell’aborto possono condurre le persone di entrambi gli schieramente al peccato del moralismo. Gesù era immensamente offeso dai religiosi moralisti che pensavano di essere migliori di quelli che consideravano “peccatori”.
I farisei erano un gruppo giudaico noto per la loro stretta osservanza delle leggi di Dio. Gli esattori erano tra le persone più disprezzate in Israele. Come agenti delle forse di occupazione romana spesso estorcevano più del dovuto ed erano considerati traditori della loro gente. Per questo Gesù usò un fariseo ed un esattore per illustrare il peccato del moralismo:
(Gesù) disse poi un’altra parabola per alcuni che erano persuasi di essere giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio per pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo se ne stava in piedi e pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Io digiuno due volte alla settimana e offro la decima parte di quello che possiedo”. Il pubblicano invece si fermò a distanza e non osava neppure alzare lo sguardo al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, sii benigno con me, peccatore”. Vi dico che questi tornò a casa giustificato, l’altro invece no, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato». (Luca 18:9-14)
Inoltre, Gesù ci ha detto di eliminare i peccati dalla nostra vita piuttosto che giudicare o disprezzare gli altri. Infatti se giudichiamo gli altri duramente, saremo, in cambio, giudicati duramente da Dio:
Non giudicate, affinché non siate giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate, sarete giudicati; e con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi. (Matteo 7:1-2)
I cristiani hanno la responsabilità di correggersi a vicenda gli errori (Matteo 18:15-17), ma ciò dovrebbe essere sempre fatto onestamente e con compassione. Non dovremmo mai prendere su noi il compito del giudizio che spetta a Dio soltanto (Ebrei 10:30, Romani 14:10-13, 1 Corinzi 4:5.)
Come cristiani dovremmo ricordare che siamo tutti peccatori agli occhi di Dio e che Dio ama tutti i Suoi figli, anche quelli che pensano in maniera differente da noi. Non possiamo permettere ai nostri duri sentimenti nei confronti dell’aborto di accecare il comandamento di Gesù: “Ama il tuo prossimo come te stesso” (Matteo 22:36-39).
La dottrina della chiesa.
Molte chiese, inclusa la United Church Of Christ, (18) la chiesa episcopale (19), i presbiteriani americani (20) e la United Methodist, non approvano l’aborto come metodo di controllo delle nascite. Comunque, queste chiese sostengono il diritto di una donna a praticare l’interruzione di gravidanza se lei ritiene che sia la scelta migliore nella sua situazione e si impegnano a mantenere l’aborto legale. Altre chiese, inclusa la Cattolica Romana e i Southern Baptist si oppongono ad ogni tipo di aborto e si impegnano a renderne la pratica illegale. Ecco una esemplificazione delle posizioni ufficiali delle tre più grandi denominazioni statunitensi:
Cattolici Romani:
2270. La vita umana deve essere rispettata e protetta assolutamente dal momento del concepimento. Dal primo momento di esistenza, si devono riconoscere ad un essere umano i diritti di una persona, tra i quali l’inviolabile diritto di ogni vita innocente di vivere.
2271. Sin dal primo secolo la Chiesa ha affermato il male morale di ogni aborto procurato. Questo insegnamento non è cambiato e rimane immutabile. L’aborto diretti, ovvero l’aborto voluto sia come mezzo sia come fine, è gravemente contrario alla legge morale.
Dal Catechismo della Chiesa Cattolica. Copyright (c) 1994, United States Catholic Conference, Inc.
Southern Baptist:
La procreazione è un dono di Dio, una prezionsa responsabilità riservata al matrimonio. Al momento del concepimento, un nuovo essere entra nell’universo, un esser umano, un essere creato ad immagine di Dio. Questo essere umano merita la nostra protezione, qualunque siano le circostanze del concepimento.
Dal Position Statements, Copyright (c) 1999 – 2001, Executive Committee of the Southern Baptist Convention.
United Methodist:
Il pricipio della vita e la sua fine sono limiti donati da Dio all’umana esistenza. Mentre gli individui hanno sempre avuto un certo grado di controllo su quando volessero morire, ora hanno il magnifico potere di determinare quando e anche se nuovi individui nasceranno. La nostra fede nella santità della vita umana anche se non ancora nata ci rende riluttanti ad approvare l’aborto. Ma siamo ugualmente legati al rispetto della sacralità della vita e al benessere della madre, per la quale può risultare un danno devastante da una gravidanza non accettabile. In continuità con gli antichi insegnamenti cristiani, riconosciamo che tragici conflitti della vita con la vita possono giustificare l’aborto, e in tali casi sosteniamo l’opzione legale dell’aborto secondo appropriate procedure mediche. Non possiamo sostenere l’aborto come un accettavile sistema di controllo delle nascite, e lo respingiamo incondizionatamente come sistema di selezione di genere. Ci opponiamo all’uso all’aborto tardivo conosciuto come dilatazione ed estrazione (aborto a nascita parziale) e chiediamo la fine di questa pratica eccetto i casi in cui la vita della madre sia in pericolo e nessun altra procedura medica sia disponibile, o nel caso di gravi malformazioni incompatibili con la sopravvivenza del feto. Invitiamo tutti i cristiani ad una ricerca minuziosa ed in preghiera nel genere di condizioni che possono legittimare l’aborto. Ci impegnamo come chiesa a continuare a fornire ministeri di accompagnamento a chi interrompe una gravidanza, a chi è nel mezzo di una crisi, e a chi partorisce. Le leggi e i regolamenti non forniscono tutta la guida necessaria ad una informata coscienza cristiana, perciò una decisione concernente l’aborto dovrebbe essere fatta solo dopo attenta considerazione e preghiera dalle parti in causa, con appropriato sostegno medico, pastorale o di altro tipo.
Da The Book of Discipline of The United Methodist Church 2000, ¶161J. Copyright 2000 by The United Methodist Publishing House.
Note:
1Thomas Bokenkotter, A Concise History of the Catholic Church, Doubleday, 1990, p. 51.
2″Abortion,” Grolier International Encyclopedia, Grolier Inc., 1993.
3Tricia Andryszewski, Abortion, Rights, Options and Choices, Millbrook Press, 1996, p.63.
4Donald P. Judges, Hard Choices, Lost Voices, Ivan R. Dee, 1993, pp. 87-90.
5ibid., pp. 84, 90-106.
6ibid., pp. 83-10.
7Gallup Poll News Service, http://www.gallup.com
8Judges p. 30.
9″Abortion,” Encyclopedia Americana, Americana Corporation, 1971.
10Judges pp. 20-23.
11Andryszewski pp. 18-25.
12Felicia Lowenstein, The Abortion Battle – Looking at Both Sides, Enslow Publishers, Inc., 1996, p. 26.
13Judges p. 74.
14ibid., pp. 8-9.
15ibid., pp. 5-6.
16ibid., pp. 4-7, 43-47.
17Andryszewski pp. 9-15.
18″Reproductive Rights,” United Church of Christ, http://www.ucc.org/justice/choice/
19″Acts of Convention: Resolution # 1994-A054,” The Episcopal Church, http://www.episcopalarchives.org/cgi-bin/acts_new/acts_resolution-complete.pl?resolution=1994-A054
20″Abortion,” Presbyterian Church (USA), http://www.pcusa.org/101/101-abortion.htm