La nostra prima iniziativa
Le Pupotte
Nella notte dell’8 marzo abbiamo attacchinato anche a Genova le “pupotte”.
Le pupotte sono ricercatrici, casalinghe, pensionate, precarie, studentesse: donne di carta, simbolo della femminilità in tutte le sue sfacettature.
Le abbiamo sistemate in Via Gramsci e nei vicoli di Genova nella notte tra l’8 e il 9 marzo, con uno slogan semplice ed efficace: “Vogliono fare la festa alle donne. Difendi la 194!”.
La firma è del gruppo “8 marzo tutto l’anno”.
Abbiamo riproposto l’azione “Adotta un consultorio” lanciata dal blog femminismo-a-sud, ma abbiamo variato il contenuto, proponendo le donne di carta non soltanto sui muri dei consultori, ma anche sui piloni della sopraelevata al grido: ” I diritti delle donne sono un pilastro della democrazia”.
Però non abbiamo dimenticato l’idea originaria dell’azione – la difesa dei consultori, appunto – e all’interno degli slogan contenuti nei fumetti e sulle magliette delle pupotte, abbiamo trovato lo spazio per spiegare, in italiano e in spagnolo, l’importanza dei consultori.
L’azione vuole avere un duplice significato: da un lato sostenere la lotta in difesa della legge 194, della gratuità e del libero accesso ai consultori, del diritto all’autodeterminazione della donna, alla libera scelta, ad una maternità consapevole; dall’altro riproporre la data dell’8 marzo non come una festa priva di significato, ma come un giorno di memoria e incontro tra donne e per le donne.
Le pupotte sono tuttora visibili in Via Gramsci e in Via S. Luca, a Genova.
E potete leggere delle nostre Pupotte anche sul sito del mentelocale!